Il campionato sbarca là dove nessun tifoso è mai giunto prima: sul digitale terrestre. Mancano pochi giorni alla partenza ufficiale del servizio che minaccia di mettere in crisi il calcio in pay targato Sky. E Mediaset già affila le armi. Secondo quanto risulta ad Affari infatti lo scorso 14 gennaio erano state messe in commercio 140 mila card valevoli per la visione di tre match di serie A (costo totale 9 euro). E già il 15, i rivenditori sono tornati a bussare alle porte del Biscione. Il buon trend di richieste ha consigliato loro di chiedere la distribuzione sul mercato di altre 140 mila tessere dopo neanche ventiquattr’ore. Insomma, potenzialmente quasi 300 mila persone sono pronte a gustarsi, comodamente sedute in poltrona, le prodezze di Kakà, Adriano, Trezeguet e Totti.
Non basta. Tenendo conto non solo della voglia di pallone di molti tifosi italiani, ma anche degli incentivi del Governo Berlusconi, nel quartier generale di Cologno Monzese si confida di avere a disposizione un mercato da 2,5 milioni di persone provviste di decoder entro la fine dell’anno. Certo, non tutti sarebbero abbonati (anche perchè ricordiamo che questa formula è di pay per view), ma se pensiamo che Sky ha superato da poco i 3 milioni di clienti – e puntava di abbattere il muro dei 4 nel corso del 2005 –, si può dire che ci sono tutti gli ingredienti per servire a Rupert Murdoch un piatto a base di… pallone avvelenato. Non è un caso, che dalla prima pay-tv italiana emerga un forte senso di disagio per le iniziative di Mediaset sul calcio (e anche La7 si muove: sabato scorso sono state messe in commercio le prima card per le squadre legate alla tv di Tronchetti). E, contemporaneamente, Piersilvio Berlusconi ha fatto sapere di esser pronto ad aiutare i club che vedranno ridurre i loro intoriti derivanti dalla vendite dei diritti satellitari…
Due milioni e mezzo di decoder nel 2005, si diceva. Proiezioni future, magari speranze, targate Mediaset. Certo. Ma intanto un dato è molto indicativo. Nelle ultime quattro settimane – dal 17 dicembre – sono già stati acquistati 93 mila decoder per il DTT. Un evidente sintomo di interesse da parte del pubblico. Un riscontro interessante che però dovrà essere confutato nelle prossime settimane. Intanto, all’interno del network guidato da Berlusconi Jr sono ore febbrili: la diciannovesima giornata di campionato è servita per mettere a punto le ultime sperimentazioni prima della partenza del servizio. Ma chi era già in possesso di decoder ha potuto assistere a qualche trasmissione in anteprima a titolo assolutamente gratuito. Un bell’antipasto in vista dell’esordio del prossimo week end con Inter-Chievo, Livorno-Milan e Juventus-Brescia come piatto forte…