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: Calcio in tv, tutto il…

Calcio in tv, tutto il necessario
per partecipare alla rivoluzione

Per il campionato su digitale terrestre non basta una smart card
Un italiano su tre escluso dal servizio. Polemica sui decoder abilitati

Roma,

La rivoluzione sta per partire, ma non tutti sono ammessi. Quello del calcio in tv senza parabola è un privilegio dal quale, a conti fatti, rischia di essere escluso un italiano su tre. Prima di precipitarsi a comprare le carte prepagate offerte da Mediaset e La7, occorre allora fare alcune verifiche per accertarsi di non far parte della metà di telespettatori fuori dal gioco.

Per vedere la televisione digitale terrestre, non basta aver acquistato uno dei decoder andati a ruba grazie anche agli incentivi statali. Bisogna innanzitutto trovarsi in una zona coperta dal servizio. Sul sito www.dgtvi.it è possibile verificare la copertura per ogni comune italiano. Comunque, Mediaset e La7 servono ciascuna tra il 60 e il 65 per cento della popolazione. Non essendo stati divulgati i piani di copertura futuri, non è dato sapere quali saranno le prossime zone raggiunte dal servizio.

Trovare il proprio comune nella lista dei “fortunati” non garantisce comunque l’effettiva fruizione del servizio: condizioni ambientali e difetti dell’impianto possono impedire la corretta ricezione. Chi si trova in un comune coperto ma non riesce a vedere il digitale terrestre, dovrà rivolgersi a un’antennista.

Questi i problemi noti della tecnologia. Ma l’arrivo del calcio pone questioni nuove, e nuove polemiche. Per vedere le partite di campionato, infatti, i decoder devono essere abilitati ai servizi “Mediaset Premium” e “La7 Cartapiù”. In altri termini, il software del decoder deve essere aggiornato per ricevere i canali che trasmettono il calcio. Secondo l’Intesa dei consumatori, che ha presentato un esposto al ministero delle Comunicazioni, “solo un terzo dei decoder in commercio sono abilitabili alla visione delle partite”. Molti produttori garantiscono di porre rimedio nei prossimi giorni, al massimo entro febbraio. L’unico modo sicuro per evitare sorprese è comunque acquistare i box con la tessera “Mediaset Premium” o “La7 Cartapiù” inclusa nella confezione. In questo caso, il decoder è sicuramente abilitato.

Al termine di questa corsa a ostacoli, c’è ancora da considerare la variabile “affollamento”: Mediaset Premium ha acquistato i diritti per i match casalinghi di otto squadre, ma ha solo quattro canali dedicati al calcio. La7 ha cinque canali per nove squadre. Potrebbe dunque verificarsi che, in determinate giornate, gli eventi da trasmettere siano più dei canali disponibili. Cosa accadrà in quel caso? L’eventualità (benché remota, tra anticipi e posticipi) non viene presa in considerazione da La7. Mediaset, invece, ha già pronta la soluzione: “In caso di contemporaneità di più di tre partite”, spiegano al Biscione, “verrà data la priorità alle partite di Juve, Inter, Milan e Roma. Di conseguenza, alla domenica pomeriggio, alcune partite di Sampdoria, Messina, Atalanta e Livorno potrebbero non essere trasmesse in diretta”.

Quelle la Repubblica

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