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Confalonieri: “Pronti alla sfida digitale. Tre milioni di decoder entro il 2005”

Record di ricavi e redditività, contenimento dei costi, alcuna volontà di vendere, “tre milioni di decoder per il digitale terrestre entro la fine del 2005”. Il Biscione si ritrova a Montecarlo ed il tono prevalente, “come è logico che sia alla convention…”, ha rimarcato ancora il presidente Fedele Confalonieri (nella foto), è quello del bilancio entusiastico, con “Il sogno reale” quale concetto guida dell’evento.

Confalonieri: “Pronti alla sfida digitale. Tre milioni di decoder entro il 2005”

Alla convention monegasca con Confalonieri, il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi e l’amministratore delegato Giuliano Adreani hanno ribadito la bontà dello stato di salute del gruppo. La relazione dell’Antitrust che boccia il duopolio Fininvest/Rai? “L’ho letta con molta attenzione – ha commentato Adreani – e mi pare una fotografia datata; non esiste più alcun duopolio, si va verso equilibri molto diversi con la Rai che marcia verso la quotazione in Borsa e sarà sempre più competitiva, con competitor delle dimensioni di Murdoch e Telecom. La nostra è crescita ‘spontanea’ e quindi lecita”. Il 2004 si chiude con l’ennesimo record, ha spiegato l’ad Giuliano Adreani, “con una crescita che alla fine dovrebbe essere superiore al 9% e con l’eclatante dato del +20% di Telecinco, prima rete iberica”.

Rispetto al mercato della pubblicità nel suo complesso, per il 2005 le attese sono tutto sommato positive. Adreani, che ha annunciato l’imminente lancio di una campagna per il rilancio dei consumi battezzata assieme a Centromarca, crede che gli investimenti del settore auto, di banca e finanza, delle tlc con l’umts, l’apporto sempre più convinto della grande distribuzione ed una ripresina dei consumi e della pubblicità del ‘fast moving’ possano tirare al rialzo le previsioni di crescita che fin qui, dalla maggior parte degli osservatori, sono pesate intorno al 3%. Anche sul fronte degli ascolti per il gruppo l’andamento sarebbe tutt’altro che preoccupante e, dichiara Pier Silvio Berlusconi “il tutto è avvenuto disponendo di risorse largamente inferiori a quelle della Rai, con cui non facciamo alcuna corsa”. Berlusconi junior ha sottolineato come nella sfida tra ammiraglie, pur perdendo il prime time (“Ma molto dipende dall’effetto Affari tuoi-Bonolis…” ha suggerito) e non avendo rispettato in autunno l’obiettivo del periodo di garanzia (“Cosa che non succedeva da molti anni…”), Canale 5 sia ora stabilmente leader nel day time. Nella prossima primavera l’obiettivo del gruppo è il 43% di share e verranno lanciate nuove produzioni, con sempre maggiore spazio all’informazione e alla diretta.

Sensazioni positive anche all’alba della competizione sul digitale terrestre, con il lancio dell’offerta sperimentale del calcio in versione pay a fine gennaio. Pier Silvio ha mostrato la carta prepagata che verrà messa in vendita in tagli da 9 e 18 euro. Per ripagare l’investimento (nel 2005 di circa 90 milioni complessivi, 45 per i diritti del calcio) sarà necessario vendere “ad alcune centinaia di migliaia di utenti le oltre 152 partite”. Confermato che il costo per partita sarà di tre euro.

Oltre alla pubblicità interattiva, Publitalia sta sperimentando pure la pubblicità virtuale. Secondo Fedele Gonfalonieri l’offerta di calcio potrebbe essere un driver decisivo, autorizzando la previsione di una diffusione di tre milioni di decoder entro la fine del 2005. Le critiche della Fieg, che stamane è in convegno a Milano? “Polemiche vecchie – le ha definite Confalonieri – da parte di un concorrente che persegue nell’ottica criticabile di tentare di fare del male al proprio competitor anche senza averne alcun beneficio”.

Quelle Pubblicità Italia

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