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MediaWorld sospende campagna pubblicitaria

Mediaworld sospende campagna pubblicitaria su decoder digitale terrestre offerto a 0,0 € dopo esposto all’Antitrust del Movimento Difesa del Cittadino per pubblicità ingannevole. “Decisione corretta ma insufficiente”, commenta l’associazione. Il loquace Ministro Gasparri invece continua a tacere

Il Gruppo Mediaworld ha comunicato stamattina alla Presidenza del Movimento Difesa del Cittadino di aver sospeso la campagna pubblicitaria sul decoder digitale terrestre a 0,00 € , dopo l’annuncio dell’invio da parte dell’associazione di un esposto all’Autorità per la regolazione del mercato in cui si denunciava l’ingannevolezza del messaggio, essendo esauriti i contributi di 150 € che permettevano l’offerta a costo zero.

Il Movimento esprime la sua soddisfazione per la decisione dell’azienda, ma la ritiene insufficiente perché, secondo quanto previsto dal D.LGS 74/92, occorre che il responsabile del messaggio ingannevole comunichi pubblicamente ai consumatori la cessazione della campagna, con nuove inserzioni pubblicitarie che mettano il consumatore in grado di conoscere la decisione della sospensione.

Il Movimento Difesa del Cittadino quindi chiede a Mediaworld almeno una pagina pubblicitaria sui maggiori quotidiani nazionali e sul sito aziendale in cui si precisino i termini della decisione.

“Ci sembra poi strano che il Ministro delle comunicazioni, solitamente così loquace quando si tratta di parlare della televisione digitale terrestre per decantarne pregi tutti ancora da scoprire, abbia taciuto e continui a tacere su campagne pubblicitarie che parlano di gratuità del servizio, notoriamente soggetto invece ai costi di collegamento telefonico, soprattutto per quei contenuti e strumenti interattivi celebrati dal ministro – afferma il Presidente del Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo – Su questi messaggi ingannevoli l’Autorità Antitrust ha aperto una indagine, a seguito del precedente ricorso della nostra associazione contro Mediaset: la decisione dell’Autorità dovrebbe essere emanata nelle prossime settimane. Ugualmente il Ministro nulla ha da eccepire sul fatto che si presenti la televisione digitale terrestre come un servizio pienamente attivo, mentre è, per ammissione dello stesso Ministero e dell’Autorità, ancora allo stadio sperimentale, con un segnale instabile o assente in molte parti del Paese, con una offerta di programmazione sostanzialmente uguale a quella della tv analogica, con spese ulteriori per adeguare le antenne private e condominiali”.

Fonte Movimento di Difesa del Cittadino

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