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SKY: in senato si parla dell’abbandono del SECA

Riportiamo la stesura stenografica della discussione avvenuta in Senato lo scorso 4 novembre relativa all’abbandono del SECA da parte di SKY.

PRESIDENTE: Segue l’interpellanza 2-00619, con procedimento abbreviato, ai sensi dell’articolo 156-bis del Regolamento, su Sky Italia.

OPPOSIZIONE: FABRIS (Misto-Pop-Udeur). La società Sky Italia ha deciso di non utilizzare più dal 2005 il sistema di codifica dei segnali televisivi SECA, già adoperato dai precedenti gestori e quindi dai relativi abbonati, per convertirsi al sistema di trasmissione NDS, che tuttavia impedirà la visione di una serie di canali, a pagamento e non, salvo che gli utenti decidano di raddoppiare gli impianti, i telecomandi, i sistemi di sintonizzazione, le prese SCART e talvolta addirittura le parabole. Oltre che contrastare con l’obbligo di consentire agli utenti televisivi la fruibilità delle diverse offerte di programmi digitali con unico decoder (previsto dal decreto-legge n. 15 del 1999 e dalla delibera 216/00/CONS, adottata il 5 aprile 2000 dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in applicazione della direttiva 95/47/CE), la decisione di Sky Italia rappresenta un rischio per le imprese di fabbricazione delle apparecchiature per l’accesso condizionato, in contrasto con quanto specificamente previsto dal decreto legislativo n. 259 del 2003, recante il cosiddetto codice delle comunicazioni elettroniche, e con la decisione della Commissione europea adottata il 2 aprile 2003, ma soprattutto con i diritti dei cittadini all’informazione e alla visione delle trasmissioni diffuse liberamente nonché delle imprese che fino ad oggi hanno investito sulla produzione dei ricevitori satellitari.

GOVERNO: BALDINI, sottosegretario di Stato per le comunicazioni. Premesso che la Commissione europea ha conferito all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni una funzione di vigilanza in ordine alla costituzione della società Sky Italia, la stessa Autorità ha riferito che il passaggio dal sistema di codifica delle trasmissioni SECA al sistema NDS, deciso per combattere il fenomeno della pirateria, sta avvenendo con modalità che tutelano il consumatore, in quanto viene consegnata agli abbonati senza costi aggiuntivi la specifica attrezzatura tecnologica e per di più con la fornitura di servizi ulteriori. La società ha inoltre assicurato la conformità dell’operazione alla delibera dell’Autorità garante 216/00/CONS e alla normativa europea, precisando altresì che allo stato attuale non sono pervenute richieste di licenza da parte di altre imprese per i prodotti di accesso condizionato NDS. Infine, l’Autorità garante ha fatto presente che il sistema di Sky Italia è compatibile con la normativa sulla fruibilità di tutte le offerte dei programmi digitali con accesso condizionato e dei programmi in chiaro, sia nazionale che europea, atteso che non sono presenti altri operatori ad accesso condizionato che utilizzano sistemi differenti, in quanto Gioco Calcio adopera lo stesso sistema CAS.

OPPOSIZIONE: FABRIS (Misto-Pop-Udeur). In qualità di utente del servizio Sky, che a seguito del cambio di sistema di ricezione non può più accedere alla visione dei programmi in chiaro e nemmeno con facilità agli annunciati 300 canali, dato che il sistema consente la memorizzazione solo di una ventina di essi, stupisce che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si limiti a recepire il contenuto di una nota trasmessa dalla stessa società Sky, che opera in regime di monopolio nel settore delle TV a pagamento. Nel dichiarare l’assoluta insoddisfazione per la risposta del Governo, lo invita ad una semplice prova empirica per verificare la mendacità delle affermazioni contenute in quella nota ed auspica un più efficace intervento delle Autorità di garanzia.

Quelle Info-Sat

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