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Ora il “download” batte i cd
al tramonto l’epoca dei dischi

Gran Bretagna, nell’ultima settimana 2004 le canzoni comprate via Internet più numerose dei singoli venduti nei negozi

“I cd dureranno poco”, dice il presidente dei discografici inglesi

Roma,

Ormai lo sanno tutti e lo fanno (quasi) tutti: scaricare è meglio che vendere. Il “digital downloading” è il modo nuovo di accedere alla musica. I dischi esistono ancora. Ma quanto dureranno? “Poco, se andiamo avanti a questi ritmi”, ha dichiarato al Guardian il presidente della British Phonographic Industry Peter Jamieson.

Nel rilevamento effettuato due settimane fa dalla BPI, per la prima volta l’acquisto on line delle canzoni (vendute come singoli) ha superato quello dei cd e dei vinili contenenti gli stessi brani. Che il sorpasso sia avvenuto proprio nella sezione dei “singoli” viene considerato beneaugurante per l’intero movimento in quanto, più degli altri, proprio il mercato dei singoli era sprofondato negli ultimi anni in una crisi da molti ritenuta irreversibile, anche perché favorita dal diffondersi della pirateria.

Un segnale del disagio è stato fornito anche dalla Bbc che qualche mese fa, dopo ben 40 anni, ha spostato il leggendario programma “Top Of The Pops” dalla prima serata di Bbc1 al palinsesto di Bbc2. L’evento, come lo stesso Jamieson ha confermato, è certamente epocale: “Presto i brani scaricati entreranno nel conteggio per le classifiche di vendita ufficiali”. Dal disco al distributore automatico di canzoni: sembra una barzelletta mediatica, ma in realtà è l’inizio della fine dei vecchi supporti. iTunes (il cui Store ha aperto in Italia a novembre) e Napster sono stati i siti più visitati dagli inglesi per il downloading dell’ultimo mese.

Ad un ulteriore calo del 14% di vendite registrato nell’ultimo anno da cd e vinili, corrisponde una crescita esponenziale delle vendite tramite downloading (nel 2004 per il Regno Unito ventisei milioni e mezzo di cd e quasi sei milioni di downloading). E due settimane fa il sorpasso: 282mila cd venduti contro 312mila downloading. Numeri da capogiro. “Mentre sotto le feste i negozi tradizionali erano chiusi, in rete si continuava a vendere 24 ore al giorno, sette giorni a settimana”, ha proseguito Jamieson. E i negozi controbattono: entro febbraio la catena HMV avvierà il proprio servizio di vendita on line. Riassumendo: per una volta, una “pietra miliare” della musica non sarà una canzone di Bob Dylan, bensì il modo attraverso cui essa giungerà al pubblico. Fra i più scaricati degli ultimi tempi in UK, Gwen Stefani, U2, Destiny’s Child, Green Day, con i loro singoli da far venire le vertigini (soprattutto “Vertigo”…).

Ma gli osservatori sono convinti che l’acquisto in rete riporterà al mercato dei singoli anche i fan della musica d’annata, quando le canzoni del passato saranno disponibili. Il vinile era nero, bello grosso, e lo si vedeva girare. Il cd era meno ingombrante, luccicante, e spariva nel lettore. L’mp3 è un tritato digitale preparato da uno chef immaginario che non si vede né mai si vedrà. Però si sente. E si vende.

Fonte Repubblica

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