: No al patto di Sanremo sulla…

No al patto di Sanremo sulla diffusione dei contenuti in rete.

Fuori i consumatori dall’illegalità!

Altroconsumo è contraria alle sanzioni penali per chi scarica dalla rete opere con finalità di fruizione personale. L’associazione indipendente di consumatori non firmerà lo Schema di linee guida per l’adozione di codici di condotta ed azioni per la diffusione dei contenuti digitali nell’era di Internet presentato dai ministri Stanca, Urbani e Gasparri questo pomeriggio a Sanremo.

 Il quadro giuridico che regolamenti il settore è ancora indeterminato. Parlare di codici di condotta o ipotizzare campagne di comunicazione, quando ancora le regole del gioco non sono state fissate, è prematuro e demagogico.

“Prima dovrà essere individuata la linea di demarcazione tra il fenomeno della diffusione abusiva di contenuti attraverso Internet e il diritto alla copia privata per il consumatore” ha dichiarato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. “Siamo contrari a criminalizzare indistintamente attività quasi sempre non soggette a sanzioni penali e in alcuni casi esenti anche da sanzioni amministrative” ha concluso Martinello.

Già un anno fa, quando il decreto Urbani era in discussione in Parlamento, Altroconsumo aveva chiesto un confronto aperto tra istituzioni, major discografiche e cinematografiche, internet service providers e consumatori per individuare nuove regole che consentano la creazione di un mercato legale della condivisione di file audiovisivi in Rete. Il confronto non è avvenuto e la commissione interministeriale non ha ottenuto risultati apprezzabili. Le nuove regole, ad oggi, non sono state create.

Da rivedere anche il sistema dell’equo compenso quando vi siano misure teconologiche di protezione e la possibilità di “dialogo” tra piattaforme per la musica on-line e lettori digitali di ogni tipo.

Altroconsumo da sempre riconosce il diritto d’autore e i diritti connessi, a condizione che non sia penalizzato il diritto dei consumatori alla fruizione, continuando a favorire la diffusione di nuove opere e tecnologie.

Fonte Altroconsumo

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